Il passaggio al BR-800

Qualche anno fa, ridimensionando il mio studio ho dovuto a malincuore mandare in pensione la gloriosa scheda audio RME Hammerfall DSP Multiface, una scheda professionale eccezionale che mi ha accompagnato per quasi 20 anni e che avrei tranquillamente potuto continuare ad usare a tempo indeterminato senonché nessun computer moderno dispone più di slot PCI o (per i portatili) PCMCIA: quindi la scelta era tra rimanere con l'hardware obsoleto sul PC o cambiare scheda audio.

Ho comunque mantenuto il mio vecchio tower con la RME, che ora è diventato un serverino domestico, quindi dovessi avere la necessità di digitalizzare registrazioni audio a più di quattro tracce, posso ancora utilizzarla (grazie ALSA, grazie Linux, grazie driver con licenza libera)

Alla fine ho optato per il Boss BR-800, che è il protagonista di questo post.

Caratteristiche

Boss BR-800

Il Boss BR-800 è un registratore audio digitale multitraccia, che può registrare fino a 4 sorgenti audio contemporaneamente e può gestire progetti multitraccia fino a 8 tracce. Ha anche una traccia "rhythm" che può suonare dei pattern di batteria predefiniti o funzionare da metronomo.

A livello di ingressi e uscite possiede 4 ingressi microfonici XLR o linea (jack) sul retro, e un ingresso "Hi-z" ad alta impedenza sul frontale, per accogliere segnali come chitarre e bassi elettrici. Sul retro c'è anche un ingresso "line in" stereo in formato minijack, oltre alla uscita principale L/R su pin rca. Frontalmente c'è anche l'uscita cuffia.

Il pannello superiore ha una serie di controlli fisici: 8 fader, 5 potenziometri e una "wheel" con cui si possono navigare i menu nel display. Tutto il resto è costituito da una unica superficie liscia dove i pulsanti sono "virtuali", ovvero non sono dei pulsanti fisici ma funzionano a sfioramento, cosa che immagino abbia aiutato parecchio a ridurre i costi di produzione. Sempre sul pannello superiore sono presenti due microfoni (presumo electret) che permettono di registrare in stereo direttamente dal device senza bisogno di microfoni esterni.

Sulla destra c'è la presa USB type B per connetterlo al computer, lo slot per la scheda micro SD che funziona da storage principale e l'ingresso per l'alimentatore. Il BR-800 può essere alimentato appunto con un alimentatore, oppure via USB, ma può essere alimentato anche da sei batterie stilo. Personalmente lo tengo sempre attaccato al computer e quindi utilizzo l'alimentazione via USB, ma è bello sapere di avere altre opzioni.

Ha una ricca dotazione di effetti COSM per chitarra, basso e voce, che aggiungono grossa potenzialità di manipolazione sonora dei segnali in ingresso, è come avere una intera collezione di pedalini boss, amplificatori virtuali, compressori, riverberi etc... Si possono anche salvare dei preset delle configurazioni preferite.

Può anche funzionare come superficie di controllo per DAW, ma avendo pochi controlli fisici questa feature non è la più utilizzata (almeno da me)

Perchè l'ho preferito alle alternative

Quando l'ho acquistato (usato) ho valutato anche le proposte della concorrenza, in particolare il tascam dp008 ex e lo zoom R8, ma nessuno di questi permetteva di registrare più di due canali alla volta, ed era una caratteristica che mi serviva per poter trasferire in digitale le registrazioni analogiche multitraccia su cassetta: per esempio l'ho utilizzato per remixare i demotape del mio antico gruppo Templa Mentis registrati nell 1988/89. Questa è stata la singola feature che me lo ha fatto preferire ai concorrenti.

Cercavo qualcosa di relativamente compatto, da poter tenere sulla scrivania e le opzioni con maggior numero di canali (es. zoom R16, R24) erano tutte più ingombranti, e non mi convinceva il loro workflow.

Anche la sezione effetti è nettamente superiore rispetto al tascam e allo zoom, soprattutto per quanto riguarda gli effetti per chitarra e basso, dove boss è sicuramente un nome importante.

La sezione ritmica la uso veramente poco, ma i pattern e i suoni sono molto buoni ed è possibile con poco sforzo creare delle basi di batteria molto convincenti.

Invece il line in ausiliario lo uso moltissimo come ingresso stereo veloce a portata di mano a cui attaccare le apparecchiature più svariate, da walkman a cassette a piccoli synth, etc... molto molto comodo e assente nei concorrenti.

Inconvenienti

Sono molto contento del BOSS BR-800, questi a mio avviso sono i suoi punti dolenti:

  • Phantom power solo su un canale: questa mancanza è veramente incomprensibile! In pratica non è possibile alimentare phantom una coppia di microfoni stereo (feature presente sia nel tascam che nello zoom) ma solamente un microfono. Ha tutta l'aria di una limitazione di scarsità artificiale
  • Assenza di controlli fisici per il panpot: presenti nel tascam, che dai tempi del portastudio ha ben compreso come il panpot sia un controllo creativo essenziale per il mixing, soprattutto con così poche tracce. Nel BR-800 bisogna fare del menu diving per cambiare il panpot: flow killer.
  • Formato dei file proprietario: per trasferire i file da/verso il computer, nonostante siano dei normali wav, è necessario utilizzare una applicazione specifica (BR wave converter, che grazie al cielo funziona su linux con wine): anche tascam ha fatto questa scelta, mentre zoom si è mostrata più matura e usa formati standard.

Conclusioni

Il BR-800 racchiude moltissime capacità in un form factor molto compatto: ideale per l'home studio del singolo musicista, ad un prezzo relativamente contenuto si acquista un registratore multitraccia, un preamp per chitarra con una selezione vastissima di effetti, una scheda audio, un controller per DAW.