Pubblicato: giovedì 04 giugno 2015
- di
Emiliano Grilli
categoria: Hardware.
tags: | hardware | schede audio | linux | ALSA | FFADO | driver audio |
Uno dei problemi principali che affliggono il neofita quando si avvicina
alla produzione audio/musicale con GNU/Linux è il supporto hardware. E'
vero che molto è stato fatto, e la situazione oggi è molto migliorata
rispetto agli inizi, quando comprare una scheda audio pienamente supportata
era quasi come un terno al lotto, ma ancora in questo ambito ci sono dei
problemi.
Driver audio per linux ALSA, FFADO
I driver delle schede audio nel kernel Linux si chiamano ALSA,
acronimo che sta per "advanced linux sound architecture".
Per quanto riguarda le schede integrate nei personal computer, che spesso
sono varianti basate su chipset piuttosto comuni e noti, generalmente non
ci sono grossi problemi nel supporto, e anzi, spesso le cose funzionano
"out of the box", diversamente da quello che succede per esempio su
windows.
Il discorso cambia per schede audio rivolte ad un mercato più professionale
o specificamente per musicisti: in questo caso il supporto è meno scontato
perché il mercato è molto più piccolo e perché nel 99% dei casi il
produttore non fornisce driver per GNU/Linux.
I driver quindi, quando esistono, sono il frutto di uno sforzo volontario
della community, spesso con pochissimo (o senza) supporto da parte del
produttore.
Per una discussione sui tipi di interfaccia delle varie schede, si veda
"scegliere
una scheda audio o MIDI" su linuxaudio.it, tenendo presente che le
schede firewire (ieee1394) sono pilotate da un progetto diverso da ALSA,
chiamato FFADO.
Prima di qualsiasi acquisto è opportuno verificare sul sito di ALSA o FFADO
se la scheda risulta supportata, e soprattutto cercare evidenza di qualcuno
che prima di noi l'ha usata con successo. Se non si trova, si può chiedere
online (mailing list, gruppi facebook, IRC), ma in ogni caso mai
acquistare compulsivamente senza prima verificare.
Vantaggi dei driver open
Come dicevamo il mondo delle periferiche audio per uso musicale è
relativamente "di nicchia" ma è in continua evoluzione, con nuovi modelli
che appaiono continuamente sul mercato. Questo porta ad una rapida
obsolescenza delle schede audio, che spesso in capo a qualche anno perdono
il supporto per nuovi sistemi operativi da parte del produttore.
Questo con i driver open source non accade: ecco perché con GNU/Linux è
possibile utilizzare schede audio che su altri sistemi sono considerate
obsolete, perché il relativo driver ALSA viene compilato sempre con i nuovi
kernel. Ottima cosa per noi, perché queste periferiche diventano molto
più economiche sul mercato dell'usato, grazie al fatto che sono diventate
"unsupported".
Splendore e miseria dell'USB
In alcuni casi esistono specifiche standardizzate che facilitano molto la
scrittura dei driver, e ciò è vero in particolare per le periferiche
USB. Se una periferica USB è class compliant
spesso è pubblicizzata sottolineando questa caratteristica, con frasi tipo
"non necessita l'installazione di driver" e cose simili.
ALSA ha un driver per questo tipo di dispositivi (snd-usb-audio) capace di
gestire sia audio che MIDI. Ecco alcune schede che ho provato personalmente
e che funzionano:
- Alesis IO2 express
- Roland SCD70
- Roland UA25
- Boss BR-800
- Griffin iMic
- Prodipe MIDI 4i4o
USB inoltre è una scelta quasi forzata se il computer dove vogliamo usare
la scheda è un laptop/portatile: ormai l'interfaccia PCMCIA è obsoleta e
pochi portatili hanno integrata una porta firewire.
Il problema con le schede USB è che in genere (tranne alcune eccezioni),
non si tratta di hardware professionale, ma di prodotti di confine tra il
mondo consumer e quello pro. USB fornisce in molti casi anche
l'alimentazione alle periferiche, e questo è un bene perché ci evita
scomodi alimentatori esterni, ma è anche un elemento che può interferire
negativamente sulla qualità audio con rumori, ronzii e simili. Nella mia
esperienza non ho mai trovato una scheda audio USB che potesse eguagliare
la qualità (e il numero di canali) audio di schede PCI.
Dove USB eccelle invece è nell'ambito dei controller MIDI dove ormai è
uno standard indiscusso. Anche in questo caso prima dell'acquisto è bene
controllare che la periferica sia class compliant e che non usi
protocolli proprietari non utilizzabili su GNU/Linux. Ecco una lista di
controller che utilizzo e che funzionano egregiamente:
- Studiologic vmk176
- Roland pc300
- AKAI lpk25
- Korg PadKontrol
- Korg nanoKontrol
- AKAI lpd8
- Novation Remote Zero (senza automap)
Spesso è presente un editor software per configurare questi dispositivi, e
normalmente funziona con wine, un emulatore che riesce ad utilizzare
programmi scritti per windows.